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La mostra ‘SETTIMANE DEL CONTEMPORANEO’ SI TERRA’ DAL 4 AL 24 NOVEMBRE 2022 IN PRIMA SESSIONE E DAL 15 AL 24 NOVEMBRE IN SECONDA SESSIONE AL MUSEO MIIT DI TORINO e vuole inaugurare la nuova stagione delle importanti iniziative torinesi dedicate all’arte contemporanea, tra cui le ormai famosissime “Luci d’artista”, le luminarie d’autore che abbelliscono tutta la città in questo periodo e l’artefiera “Artissima 2022” che si terrà all’Oval Lingotto dal 4 al 6 novembre. Il tema della mostra al Museo MIIT è libero e tutti gli artisti sono liberi di esprimere con la loro creatività quella che è la loro visione dell’arte, della vita, della società, dei sentimenti, della bellezza attraverso opere informali, astratte, figurative, sculture, videoarte.

 

A precedere l’inaugurazione della mostra, dalle ore 18.00, anche la presentazione del libro di Andrea Savio: ‘Detective Landon, l’archivio degli XYZ files è aperto’ edito da Youcanprint.

ARTISTI E ARTISTE IRANIANE PRIMA SESSIONE: Farahnaz Oliyaei, Asma Heidari, Javid Andalib, Narges Soleimanzadeh, Rooha Dabbaghian, Sadaf Kobari, Samineh Amel Sayyah, Negin Tahery, Shahrzad Tahery, Shirin Moayya, Sahar Alizadeh

ARTISTI E ARTISTE ITALIANE PRIMA SESSIONE: Federica Bertino, Livia Carta, Marialuisa Casiraghi, Antonio Pistarà, gli Artisti del Circolo Arti Figurative Monza, Lakhdar Khiar, Nicola Bremer e Wiebke Heeren, Luciano Bonetti, Elena Ghirardelli, Luca Givan, Nuuco, Giuseppe Oliva, Adriano Savoye, Serenella Sossi, Vito Garofalo, Giuseppe Longo, Gian Luca Zuccarello, Guido Forlani, Fonachi, Secondo Capra, Maurizio Curcelli, Raimondo Romanazzi, Giovanni Di Ceglie, Jessica Gabbai Poliakoff, Marilena Visini, Liliana Cavigioli, Carmelo La Gaipa.

 

In mostra, oltre alla collettiva che presenterà opere di artisti italiani e stranieri, tra cui una nutrita selezione di artisti iraniani, si segnalano anche le personali di Adriano Savoye, di Giuseppe Oliva e di Luciano Bonetti.

 

LUCIANO BONETTI. Nella serie ‘La Finestra sul tempo’ l’autore ripercorre con originale sensibilità e personalità temi basilari della grande pittura antica e moderna. Il rapporto tra uomo, spazio e tempo ha trovato nella sensibilità di alcuni grandi maestri della metafisica uno spunto e uno stimolo creativo che li ha condotti oltre la raffigurazione della realtà. Luciano Bonetti, con questi nuovi lavori incentrati sulle variabili costanti di spazio, forma e colore, elementi fondanti della grande pittura dal ‘400 in avanti, trova una sintesi espressiva e visionaria tra sperimentazione e tradizione. L’arte è come un viaggio alla scoperta di se stessi e del mondo e in questo inaspettato approccio stilistico e concettuale di Luciano Bonetti si percorre la strada della rinascita. Se nei dipinti degli anni passati, dai ‘Burocrati’ ai ‘Migranti del Mediterraneo’, alle tematiche di denuncia ecologista e sociale, l’artista ci conduceva tra le pieghe e gli abissi dell’alienazione e della malinconica consapevolezza di una distruzione imminente dell’uomo e della natura, di ogni valore consolidato della modernità, in questi dipinti così sintetici nella ricerca cromatica e gestuale, Bonetti ritrova il senso della speranza, di una bellezza primordiale dagli orizzonti infiniti e silenti. L’uomo scompare, solo all’apparenza, in questi paesaggi dell’anima e del mondo realizzati su carte applicata su lastre di alluminio – ulteriore elemento di distacco dalla consuetudine – e se ne ascolta il silenzio, quella mancanza di umori e rumori che caratterizzavano i precedenti lavori dell’autore. E’ però presente attraverso questi muri scrostati bruciati dal sole, questi colori sgargianti o notturni che narrano di primordiali presenze sulla Terra. Se il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia mondiale, le nuove opere di Luciano Bonetti ne testimoniano l’assoluta unicità, fatta di spazi vuoti e immensi, come le periferie urbane che precedentemente l’artista faceva vivere di mille personaggi o come quei mari burrascosi e drammatici che hanno riempito le cronache contemporanee, riscoperti poi disabitati. La nuova stagione di Luciano Bonetti riparte quindi dalla purezza dell’uomo e della natura, quasi a voler imporre questa legge universale, una rivincita sull’Essere, cieco e inadeguato. Procedendo oltre lo sguardo ironico e disincantato sui mali del tempo Bonetti ci svela quindi un altro aspetto della sua anima, quello più nascosto e segreto, in cui passione e rigore si fondono all’unisono.

 

ADRIANO SAVOYE è artista valdostano, ma canadese d’adozione, abitando e lavorando per lunghi periodi dell’anno a Toronto. La sua è una pittura giocosa, ma che cela spesso anche un messaggio sulla bellezza della natura da salvaguardare. Dalla figurazione all’astrazione, Savoye interpreta con stile personalissimo il mondo che lo circonda, rappresentando in arte le emozioni e le sensazioni che la natura gli regala durante i suoi viaggi, anche attraverso la reinterpretazione della fantasia. I paesaggi diventano sogni fiabeschi, dai colori vivacissimi e intensi, le forme sono disegnate dalla luce, proprio come avviene nelle ‘Luci dell’Artico’, in cui il ghiaccio si trasforma nel riflesso dell’alba, tra rossi, blu, azzurri, verdi, gialli. Nato in Valgrisenche, in Valle d’Aosta, Savoye inizia molto presto a viaggiare: Francia e Inghilterra lo affascinano, ma a Toronto trova l’ambiente ideale per coltivare la propria vocazione artistica, formandosi alla locale scuola d’arte, per proseguire gli studi presso il George Brown ed il Centennial College. Inizia a dipingere per hobby nel 1964, occupandosi da sempre di turismo e comunicazione e facendo la spola tra il Canada e l’Italia.  Pur continuando a vivere in Canada, dove ha svolto attività professionale nel campo del turismo e della comunicazione, ogni estate è solito fare ritorno alla sua amata Valle. Dal realismo, Savoye è presto passato ad una pittura impressionista, per poi sperimentare un’arte in cui surrealismo e astrattismo diventano interessanti approdi stilistici. I villaggi valdostani, i grandi spazi canadesi, artici, argentini, le nature morte, i ritratti rappresentano per Savoye altrettanti spunti per sperimentare il suo approccio originale e personale alla pittura, fatta spesso di brevi e piccoli tocchi di colori puri ravvicinati, a creare una sorte di puntinismo, oppure stesi in larghe pennellate e campiture o, ancora, definita perfettamente in forme geometriche. Un artista complesso che ama mettersi sempre in gioco con gusto e personalità.

 

GIUSEPPE OLIVA dipinge la libertà e l’infinito. L’infinito: è questa bramosia irrefrenabile di libertà che ci assale al cospetto delle opere di Giuseppe Oliva. Siamo aria, vento, cielo, diventiamo onde, spuma, corrente, sabbia… nella metamorfosi sognata dalla nostra anima tutto si fonde, tutto si compenetra e il colore diventa luce, vibrazione, abbacinante desiderio di purezza. Giuseppe Oliva dipinge per trasmettere emozioni ed ognuno di noi può ritrovarne di personali di fronte ai suoi mari senza confini, alle increspature luccicanti e abbacinanti nelle luci di un tramonto o di un’alba. Siciliano di origine, Giuseppe Oliva nasce a Vittoria, in provincia di Ragusa, il 13 ottobre del 1949. All’età di undici anni si trasferisce a Trapani. Lì trascorre gli anni dell’adolescenza e della gioventù, durante i quali effettua i suoi primi esperimenti artistici. L’ambiente trapanese lascerà una traccia profonda nella sua futura opera. Nei paesaggi marini, in particolare e nei blu increspati delle sue acque, che saranno il leitmotiv di gran parte della sua produzione artistica. A ventisei anni approda a Varese, dove esercita diverse professioni: prima funzionario dell’Intendenza di Finanza, poi consulente in materia di manifestazioni e, infine, attualmente, responsabile della divisione promozioni dell’Agenzia di pubblicità Slang Comunicazione di Milano. Nelle opere di Oliva il profondo sud del Mare Mediterraneo e l’alto nord delle colline varesine convivono, in un’infinita gamma di azzurri e di verdi. Anche se nelle sue tele prevale sempre il sapore salmastro della sua terra d’origine.

 

INAUGURAZIONE VENERDI 4 NOVEMBRE: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANDREA ‘Detective Landon, l’archivio degli XYZ files è aperto’ edito da Youcanprint.

Il Museo MIIT prosegue gli appuntamenti dedicati alle presentazioni letterarie e, venerdì 4 novembre dalle ore 18, contestualmente all’inaugurazione della mostra, si terrà la presentazione del libro di Andrea Savio ‘Detective Landon, l’archivio degli XYZ files è aperto’ edito in selfpublishing da Youcanprint. Andrea Savio nasce a Torino, dove vive ed insegna. Nella vita ha fatto diverse esperienze di teatro amatoriale. Autore di articoli e racconti per testate universitarie e giornalistiche, è alla sua prima pubblicazione in volume cartaceo pubblicando grazie alla piattaforma di selfpublishing Youcanprint. Ha già pubblicato due ebook sullo store di Kobo della Mondadori dal titolo “I misteri di Soapville” e “L’uomo che non ride – il caso della regina rossa”.

 

FINISSAGE GIOVEDI 24 NOVEMBRE: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANNAMARIA GIRARDI ‘Dio è sempre on line’ edito da Youcanprint. “Dio è sempre on line” è frutto di uno studio compiuto in anni di lavoro. Si è trattato di individuare alcuni testimoni della via di salvezza indicata da Gesù lungo un cammino che parte dal XIV secolo, arrivando ai nostri giorni. Così, passando da san Martin de Porres, san Leonardo Murialdo e san Leopoldo Mandic si arriva a Maddalena Carini e don Puglisi (e tanti altri) scoprendo che tutti ci parlano con gioia, sobrietà e semplicità della speranza che è in loro.

L’autrice, Annamaria Girardi, vive a Torino e proviene da esperienze giornalistiche, artistiche e teatrali. Da molti anni si interessa allo studio della vita di quelle anime belle che si sono incamminate sulla strada della santità e cerca di delinearne brevi profili che ne sintetizzino la testimonianza. È alla sua prima pubblicazione presso la piattaforma di selfpublishing Youcanprint.

  

MUSEO MIIT – CORSO CAIROLI 4 – TORINO

 

‘SETTIMANE DEL CONTEMPORANEO’

 

Dal 4 AL 24 NOVEMBRE 2022 IN PRIMA SESSIONE E DAL 15 AL 24 NOVEMBRE IN SECONDA SESSIONE

 

INAUGURAZIONI: DALLE ORE 18.00

 

Orario: 15.30-19.30; altri orari su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche

 

Info: 334.3135903 – www.museomiit.it

1. LA MOSTRA. La mostra ‘SETTIMANE DEL CONTEMPORANEO’ SI TERRA’ DAL 4 AL 24 NOVEMBRE 2022 IN PRIMA SESSIONE E DAL 15 AL 24 NOVEMBRE IN SECONDA SESSIONE AL MUSEO MIIT DI TORINO e vuole inaugurare la nuova stagione delle importanti iniziative torinesi dedicate all’arte contemporanea, tra cui le ormai famosissime “Luci d’artista”, le luminarie d’autore che abbelliscono tutta la città in questo periodo e l’artefiera “Artissima 2022” che si terrà all’Oval Lingotto dal 4 al 6 novembre.

IL COMITATO SCIENTIFICO. Le valutazioni del Comitato scientifico del Museo MIIT saranno inappellabili e motivate da Storici dell’Arte, Critici d’Arte, Giornalisti, Galleristi, Economisti, facenti parte della Redazione della rivista e confermate dall’editore di “Italia Arte”.

Guido Folco. Presidente Editore-Direttore-Fondatore del mensile internazionale “Italia Arte”. Direttore, Fondatore e Curatore del Museo MIIT di Torino. Presidente Galleria Folco. Giornalista professionista. Storico e Critico d’arte. Responsabile Culturale Aspim Europa. Defensor de Bens Culturais Instituto de Recuperaçao do Patrimônio Histórico no Estato de São Paolo do Brasil. Presidente Centro Studi Movimento Artistico Aldilà. Membro del Comitato d’Onore della Triennale d’Arte di Venezia di Palazzo Albrizzi Capello e della BIAC Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Potenza. Membro del Comitato etico ed organizzatore della Biennale della Murgia. Collaboratore Scilla Jazz Festival: Curatore di ‘Viaggi’ e ‘FIMAC’, rassegne internazionali d’arte contemporanea del Mediterraneo’. Riconoscimento Visto Culturale del Museums Department Dubai Culture & Arts Authority.
Sergio Gomez Direttore e Curatore della 33Contemporary Gallery e Curatore della Zhou Brothers Art Center Foundation di Chicago, Direttore Art NXT Level®
Luigi Vigna Restauratore Conservatore Direttore Coordinatore MIBACT, Docente di discipline inerenti il restauro, Università Degli Studi di Torino, Università Degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Opificio Delle Pietre Dure e SAFS di Firenze, Fondatore con Luca Givan del Movimento Artistico Virtualismomaterico. Riconoscimento Visto Culturale del Museums Department Dubai Culture & Arts Authority.
Elvira D’Amicone Già direzione ex- Soprintendenza al Museo delle Antichità egizie di Torino, Docente di “Materiali dell’arte egizia e loro conservazione”- Università di Torino, Archeologa, Egittologa.
Natalia Folco Giornalista, Restauratrice, Gallerista.
Akim Graff Curatore e artista – Los Angeles
Beppe Simonetti Gallerista in Boston
Cristian Zoppini International Art Curator
Maria Elena Ritorto Artista, Designer
Paolo Turati Curatore, collezionista ed esperto di Finanza e Aste internazionali. Economista. Docente presso la Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università degli Studi di Torino, Presidente Tactica, Giornalista
Aurela Cuku Direttrice e Curatrice Artissima Art Gallery Dubai. Riconoscimento Visto Culturale del Museums Department Dubai Culture & Arts Authority.e da Storici dell’Arte, Critici d’Arte, Giornalisti, Galleristi facenti parte della Redazione della